sabato 17 agosto 2013

Il mago di Oz in 3D, anteprima mondiale a Locarno66

In occasione del prossimo 75esimo anniversario de Il mago di Oz, Warner Bros. ha deciso di dare una ulteriore dimensione al capolavoro di Victor Fleming. Il 15 agosto del 1939 veniva infatti presentata al Grauman Chinese Theater a Hollywood una nuova versione (la prima in lungometraggio dopo tanti corti muti) dell'omonimo romanzo di Frank L. Baum, mentre il 16 agosto 2013 a Locarno, è stata presentata la nuovissima edizione, in linea con i tempi moderni, in 3D. Bando alle ciance, sapete benissimo tutti di cosa parla e che cosa sia, quindi passerò subito a un giudizio stringato e entusiasta di questo "riadattamento".
Un plauso a tutti i tecnici che grazie a ore e ore di lavoro certosino sono riusciti, in primis a restaurarlo, un lavoro immagino già svolto per l'edizione Blu Ray di qualche mese fa e poi ovviamente per aver realizzato un 3D di grandissima qualità.
Non è una tridimensionalità del tipo più banale, con oggetti che arrivano addosso allo spettatore, anche perchè nel film non ce ne sono, per cui si sarebbe dovuto aggiungerli (e un Lucas George a caso lo avrebbe pure fatto) ma è stato svolto il miglior lavoro possibile quando si parla di profondità e immersione nella scena, grazie appunto alle tre dimensioni.
Fin dall'inizio sembra di poter toccare con mano i personaggi su schermo, tutti ben delineati e staccati dallo sfondo. Il massimo lo si raggiunge nelle riprese ampie, dei paesaggi quindi, in cui sembra di vedere attraverso a un finestrino o a una di quelle cartoline create su livelli. Quando Dorothy arriva a casa, vediamo la staccionata in primo piano, lei su un livello dietro, la casa, su un altro livello, ed infine lo sfondo, lontano. Una profondità strabiliante, che raggiunge l'apice con un piccolo particolare, ovvero una spiga di grano che punta verso la cinepresa. Sembra veramente che sia li, grossa come un quarto di schermo, a pochi metri da noi.
Paradossalmente il meglio lo da nelle prime sequenze virate sul seppia, ma si difende molto bene anche quando Dorothy si ritrova nel mondo iper colorato di Oz e nelle tante vedute aeree, realizzate ai tempi con dei disegni aggiunti in fase di montaggio. 
Per me era poi la primissima volta in cui potevo vedere un simile capolavoro (uno dei miei preferiti di sempre) al cinema, per cui immaginate la mia gioia nel vedere i titoli di testa, nell'ascoltare Over the rainbow e la gioia collettiva, una sala a bocca aperta ancora oggi, durante la celeberrima scena in cui Dorothy apre la porta e si passa da un mondo bicolore alle meraviglie del technicolor in una stessa inquadratura.
Grazie infinite quindi a Locarno, che scopre inoltre il 3D. Infatti Oz è il primo film nella lunghissima vita del festival svizzero a sfruttare questa tecnologia. E come se non bastasse, il festival quest'anno è riuscito non solo a cogliere la palla al balzo accaparrandosi questa anteprima mondiale, lo ricordo, ma è riuscito anche nell'ardua impresa di legarlo con gli ospiti e le iniziative già programmate da tempo. Infatti protagonista della retrospettiva di quest'anno è stato George Cukor, regista per metà di Oz, ovvero fino a quando non è stato sostituito ed è stato destinato ad un altro grandissimo film del 1939, Via col vento. Destino vuole che anche li venne infine sostituito da Fleming.
Ma non solo Cukor. Un graditissimo ospite di quest'anno è stato Douglas Trumbull, regista, produttore, esperto di effetti speciali, premiato con il Vision Award ed in cattedra nei giorni scorsi per una seguitissima masterclass, una lezione di cinema. Ebbene nei titoli di testa di Oz si può scorgere il nome Douglas Trumbull ma chiaramente non è il nostro Douglas (classe 1942) ma il babbo, ovvero Douglas senior, il quale curò gli effetti speciali del film. Nella fattispecie lui era quello che con una canna da pesca  legata alla coda del leone fifone, la teneva sempre in movimento per farla sembrare vera. Ovviamente curò molti altri aspetti, come per esempio le temibili scimmie alate. Douglas sr. dopo Oz abbandonò il cinema per tornare a diventare un ingegnere e vi fece un altro breve ritorno in occasione di Silent running, diretto dal figlio nel 1972.

E ora le notizie che bramate tutti voi che non siete riusciti a vederlo in questa prima mondiale. Si, ci saranno altre proiezioni nei cinema di tutto il mondo, soprattutto in quelli IMAX, infatti questa nuova versione è stata pensata proprio per quegli speciali schermi e quei proiettori. La data da segnare è il 20 settembre
Per chi invece vuole avere una copia da mettere nella collezione l'uscita dovrebbe essere per i primi di ottobre. Aimè sarà un altro acquisto obbligato, io che dispongo già della collector's edition con dentro di tutto e di più. Questa nuova collector's con etichetta dell'anniversario, sarà disponibile in varie forme: l'ultraviolet, solo per il mercato USA, il Blu Ray 3D ovviamente, semplice, oppure un bel box con dentro molti gadgets come la penna USB, la mappa di del regno di Oz e le repliche degli oggetti che il mago dona ai nostri amici a fine film. Oltre ovviamente a documentari, speciali etc... E' già pre ordinabile ora a un prezzo che gravita tra i 75 dollari e i 100. Qui il link.

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